Gelbison-Catanzaro all’Arechi è una sconfitta per il Cilento

Una sconfitta per il Cilento. Non si può definire diversamente la decisione di far giocare la sfida tra la Gelbison e la capolista Catanzaro all’Arechi di Salerno e non al “Guariglia” di Agropoli. Alla base della decisione ci sono motivi di ordine pubblico con i giallorossi calabresi che vogliono festeggiare la promozione in Serie B dopo 18 anni insieme al loro pubblico, si prevedono 10mila presenze, ma allo stesso tempo non si capisce perché ancora una volta il Cilento deve essere agnello sacrificale della gioia altrui.

Il “Guariglia” avrebbe potuto ospitare solo 800 tifosi calabresi questo è vero ma sarebbe stato un ritorno d’immagine per il nostro bistratto territorio (meglio comprensorio) assolutamente importante. I mass media nazionali e forse anche internazionali tra domani e lunedì parleranno del Catanzaro che ha conquistato la promozione a Salerno e contro una squadra salernitana e non cilentana. Ecco tutto questo per chi ama il Cilento non può essere che un colpo al cuore.

Una situazione che fa capire ancora una volta come il Cilento debba scontare verbi difettivi difficili da superare. Purtroppo le strutture sportive continuano a mancare (non si sa a che punto è il rifacimento del “Morra“), ma se poi anche gli sforzi economici sostenuti da patron Puglisi per riammodernare il “Guariglia” e far giocare i professionisti nel Cilento non consentono di ospitare la capolista allora è tutto vanificato sull’altare del “mercato” che è in antitesi con la passione di chi ama non solo la Gelbison ma il comprensorio Cilento.